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                                               MESSAGGI NELLA NEBBIA

                                                 di Tiziana

 

 

 

Messaggi nella nebbia
Avvolti nel manto
dell'umido canto,
non noto i contorni
di cose e parole,
ma avverto i segnali
dettati dal cuore.
Un velo leggero
riflette la luce,
cammino e non vedo
dove conduce
quel lungo sentiero
ma sento che è vero:
della nebbia il mistero.

Brividi
Accenno di gelo
su frasi e parole,
tra foglie e nocciole.
Freddo che avanza
non spegne il calore
che arde per ore
quella parte del cuore
ancora segnata.
Brividi ardenti:
ora li senti
non più sorridenti
quegli occhi sognanti,
ma chiusi e vaganti
nel vivere odierno.
Se sul quaderno
colgo i colori
di tempi migliori,
non sono di ieri
i brividi lievi e leggeri:
ancor li ritrovo
tra i miei desideri.

Notte di streghe
Notte stregata
da una luna rubata:
sento il chiarore
di una sorpresa
e sono già presa
da fuochi improvvisi.
Non sono derisi
i folli sorrisi
che cantan canzoni
di note stregate,
di filtri intriganti,
di sogni volanti,
di teneri amanti,
di magiche attese,
di mani pretese.
Notte stregata
non ancor arrivata,
ti ho disegnata
non come sei,
ma così ti vorrei.

Dolcezze
Dolci mantelli
di nebbia gelata,
fanno apparire
più freddo il tramonto.
Quel sole lontano
mi prende la mano
e fuggo lontano
da cose e parole.
Dolci promesse
di un passerotto,
che caldo nel nido
ha il canto interrotto
e resta assopito,
dal sonno rapito.
Dolci poesie
scritte nel bosco,
fanno pensare
a chi già conosco.
Non sono stranezze
queste visioni,
ma solo dolcezze
e calde passioni.

Contrasti
Non fai e non dici
con occhi felici
tessuti di vita.
Non è ripartita
la gioia infinita
che infondi
e confondi
tra il dire
e il non dire.
Quel netto contrasto,
tra nebbia e chiarore,
tra scuro e bagliore,
tra amore e dolore.
Non sono parole
che inseguo per ore,
non sono promesse,
ma cerco da te
l'essenza di me.

Significati
Significati,
un poco sbagliati,
quei fitti pensieri
che sanno di ieri.
Significati,
lontani e annebbiati,
tra le rime nascosti
nei meandri preposti
al nostro ascoltare.
Significati,
pur sempre cercati
al di là del reale,
ma il nostro guardare
non cede all'istante
e puro e ansimante
travolge e sconvolge
il ritmo preciso
di gesti ed azioni.
Significati di doni,
tracciati sul cuore
significati d'amore.

Passaggi nel tempo
(dedicato ai nostri "eroi" carabinieri)

Passa il momento,
passaggi nel tempo:
di fatti e misfatti
di luci, miraggi
e conflitti selvaggi.
Quelli di ieri
che toccano il limite
dei nostri pensieri.
Quelli di oggi,
di anime al vento,
di scure "divise"
nel triste sgomento.
Son solo passaggi
in quell'altro orizzonte
che abbiamo di fronte
e trovano là,
nell'altra metà,
quel pezzo di cielo
che c'è oltre il velo,
la parte del cuore
scaldata dal raggio,
che non segna il passaggio
di vite spezzate,
ma festeggia il valore
di luci arrivate.

Soffici sogni
Cosa mi dici
tra ciuffi un po' grigi
di una mente vissuta:
non è più voluta
la calda atmosfera
di una romantica sera.
Ma soffici sogni
si appoggiano piano
come fiocchi sul ramo,
ritornano lenti
e ancor sorridenti,
se pur non reali.
Li avverto presenti,
li sento vicino,
son con me sul cuscino,
soffici sogni
svaniti al mattino.

Speranze
Cosa nasconde
quel velo di nebbia:
non certo la sabbia
di un mare agitato
e neppure la rabbia
per un fatto annunciato.
Cosa nasconde
quel grigio soffuso:
forse il canto
del merlo confuso
da note gelate
e da rime sbagliate.
Cosa nasconde
la penna che scrive
non più sulle rive
di chiari torrenti:
c'è solo costanza
che nasconde speranza.

Ti cerco
Ti ho cercato
dove sei sempre stato,
tra nuvole e sogni,
tra attese e bisogni,
tra foglie cadenti
dell'inverno che avanza,
tra parole perdute
di gioie vissute.
Ti ho cercato
nel torrente guadato,
tra le pagine chiare,
sulle onde del mare.
Non ti ho trovato
e allora ho guardato
nel pozzo profondo
della mia fantasia,
nel punto preciso
dove canta il silenzio,
dove il nero si fonde
e il bianco confonde,
dove l'alba e il tramonto
si uniscono insieme
e gli spazi del giorno
non hanno frontiere,
dove ciò che è....resterà:
eri là.

Tutto velato
Non vedo niente
è un buio apparente
quello che prende
talvolta la mente
nella nebbia suadente.
Non vedo tramonti
non scorgo orizzonti,
non odo parole,
tutto è velato
da un pensiero oscurato.
Trovo ricordi
coperti da coltri,
sofferti in incontri
velati nel nulla.
Intravedo una luce
che lenta conduce
ad un nome, ad un volto
che mi dà sicurezza
e sento dolcezza
che mi attende all'aurora
Non sono più sola
e fuggo a quest'ora
verso mete incantate
di vite inventate.

Oltre
Oltre il velo
con lo zelo
di un pittore
che dipinge
l'orizzonte
ho di fronte
un altro io,
che dal velo
si intravede.
Non ci crede
la mia mente
che procede
tra le rime indefinite,
non esistono due vite,
ma una sola aspettativa.
La speranza
è ancora viva,
oltre il velo,
canta e danza,
tra le mura
della stanza.

Linfa infinita
Ancora ti chiamo:
non spezzo quel ramo,
la foglia è caduta,
la stagione finita, goduta,
ma non certo perduta
la linfa infinita
che scorre felice
da cima a radice.
Alimento di vita
che unisce
quel dentro
e che non capisce
le nostre ragioni.
Segue il suo corso
quel legame sottile
e dà vita e vigore
al nostro sentire.
Aspetta che il raggio
buchi la nebbia
per dal luce
al miraggio
che insegue l'oblio,
ti chiamo: son io.

Pioppo bianco
Senza colore
appare la luce,
scolpita nell'acqua
che il fiume conduce
lontano nel tempo.
Disegno un momento
chiedendo il commento
del pioppo bianco,
un amico mai stanco
di ascoltare
chi è pronto ad amare
e nel freddo sognare.
Tu senti, tu vedi
e senza colori procedi
sereno e tranquillo,
stampando confini
in orizzonti vicini;
insegui la luce
dal sole donata,
come un cuore rivive
una gioia passata.

Castagne
Castagne sul fuoco,
messe per gioco,
non sono sbucciate,
ma solo appoggiate
sui ricordi di ieri.
Non son sempre veri
quei dispiaceri,
a volte conditi
da giusti misteri,
a volte contesi
tra cuore e ragione.
Castagne marrone
dure e gustose,
sempre festose,
bruciate sul fuoco
ma messe per gioco.

Pensieri annebbiati
Pensieri protesi
sul limite esatto
del detto
e non fatto.
Pensieri annebbiati
da giorni passati,
su campi già arati
e non più seminati.
Pensieri lasciati
tra fatti ed impegni:
ci provi e li spegni,
col soffio del vento.
Ci provo e poi mento
perché vedo e sento
la trama di luce
e l'idea che conduce
al di là di quel sogno
di cui avverto il bisogno.

Sfumature
Sbiaditi colori
di rose ed odori
persi nel tempo,
coperti e celati
dal freddo arrivato.
Ancora rosato
è il celere lento
di un sentimento
che dietro a quel velo
non accenna a sbiadire.
Non sai più che dire
al sole coperto:
non scalda
non scotta
ma tutte le tocca
le note del cuore,
di baci
di abbracci
di belle avventure,
di frasi future
rinchiuse là fuori
in sbiaditi colori.

Vertigini
Salti nel nulla
o forse
ancor sulla
fantastica attesa
di una nota sorpresa.
Vertigini grigie:
salendo,
scendendo
con grosse valige
ricolme di sogni,
da monti,da colli,
da pensieri un po' folli.
Vertigini al suono
di un campanello:
mi giro, non vedo
ciò che sogno
e in cui credo.
Afferro l'idea
che la vertigine crea,
continuo il cammino,
tra la nebbia
al mattino.

Là dietro
Umido vapore
scende sul vetro,
appanna il tepore
e guardo là dietro:
non s'ode rumore,
né luce del sole
trapassa il momento.
Né sogno d'argento
produce sorrisi,
né l'idea disegnata,
lasciata,
passata,
può ancora apparire
e far arrossire.
Umido dentro,
col gelido pianto
non impedisce
a quel seme che unisce
di creare colore
e il bel ciclamino
con note di sole,
ci insegna il cammino.

Non soli
Non essere insieme
nel viver comune,
ma sentirsi vicini
al chiarore di un lume:
può essere un sogno.
Sentirsi non soli
insieme al destino,
sentirsi migliori
tra gioie e dolori:
è sempre un mistero.
Non è cosi strano
sentire il calore
in mezzo al vapore,
fermare l'istante
vicino e vibrante,
avere una luce
che il tempo non spegne.
Il sentirsi non soli
è seguire una stella
e la vita ci appare
comunque
più bella.

Atmosfere
Tu pensi non vere
le nostre atmosfere
sospese nel vuoto.
Tu credi che nuoto
in un mare in tempesta
e che non sarà
sempre festa
nel lungo cammino.
Poi passa la gioia,
tu dici
e irte pendici
ci tocca scalare
se si vuol sempre amare.
Se sarem buoni amici,
tu pensi
tu credi
tu dici,
non soffriremo
e terremo
saldo quel remo
nel navigare
per cielo, per terra,
per mare.
Se mi stessi ad ascoltare
lo sapresti tu che fare
e sarebbero più vere
queste splendide atmosfere.

Muto apparire
Fuggita e celata
tra la nebbia gelata
di questa serata,
non sono più andata
oltre il respiro
né al di là del confine
del muto apparire.
Sono restata
qui raffreddata,
avvolta in ricordi,
a te ancor rivolti.
Mi sono fermata
a guardare e a scoprire
il lento venire
di stagioni annunciate,
vissute e passate.
Immagino il tempo
di là trasformato,
in calde emozioni,
aspettando per ore
ancor tue parole,
tra i raggi del sole.