POESIE    Il tempo di Martino

 

Dolce gioia del mattino

salta e gioca il mio Martino,

occhi nocciola di cockerino.

Mordi la mano,

svegliami piano,

mordi il divano,

corri lontano di fantasia.

E poi la poesia

gioca le rime,

pensa e ripensa tra le zampette

e il sole riflette

la semplice coltre di morbido pelo

che copre il tuo cuore.

Che belle le ore,

che donan tepore,

gennaio d’agosto,

tempo di Martino.

Tiziana

 

C O M M E N T O: 

Delizioso omaggio canino di Tiziana  (Il tempo di Martino), che non può non intenerirmi, da cinofilo praticante. 

Massimo Raggiani

 

 

Martino il cavallino

La Befana quest’anno ci ha portato un bel regalo.

Ci ha portato un bellissimo cagnolino

Che ci è stato imposto il nome di Martino.

E’ un cucciolo Cocker di razza inglese selezionata.

Che nessuno voleva comperare.

Perché era il più piccolino della cucciolata.

Gli piace il latte con  i biscotti e la cioccolata.

Ma non disdegna il riso, la carne, le carote e la pastasciutta

Col pomodoro.

Ma mangia pure la pastina in brodo.

Martino,é un giocherellone per natura

Che vuole sempre giocare, correre e saltare.

Porta persino via le scarpe dai piedi

Con la scusa di stimolarti a continuare a giocare

Le porta via pure alla gente che ci viene a trovare.

Corre tutto il giorno sul prato e in cortile.

E si rotola sull’erba come un barile.

Mangia tre pasti il giorno

E negli intervalli Adriana gli da pure i croccantini.

Ha la cuccia bella, nuova e imbottita,

Ma preferisce lo zerbino avanti all’uscio di casa.

La sera quando va a letto sulla brandina

Si porta dietro pure il cuscino e la copertina.

Corre, salta, perché ha tanta voglia di  crescere e di giocare.

Ma che fa finta di morsicare.

Non è cattivo Martino, è come un bambino.

Egli é soltanto un piccolo cagnolino detto cavallino.

Per le caratteristiche corse che fa

Iniziando dal mattino alla sera, poi crolla sfinito

E non muove più neppure un dito.

Dorme sogni sereni tutta la notte, sognando i biscotti.

L’osso da masticare e i giochi  nel prato da fare saltare.  

Il Gabbiano  

 

Martino il pilota

MARTINO IL CORRIDORE

 

Corre su e giù dalla mattina alla sera

Fra un cancello e l’altro

Del giardino il nostro piccolo cagnolino

Che si chiama Martino.

Mi sferza, mi avvinghia e m’invita a giocare.

Mi provoca

Mi toglie oltre ai lacci

Anche il respiro e le scarpe.

Mi strappa la giacca

E infila la testa nella tasca,

Per prendere il fazzolettino

E poi felice scappa via.

E’ giocoso questo Martino

E’ ancora un cucciolo

Molto birichino.

Fra il bello e l’uggioso del tempo

Di questo maggio capriccioso.

Egli corre come se fosse un bambino.

Fra le aiuole del giardino.

Adriana si dispera

Dal mattino alla sera.

Eppure lo lascia fare

Fino l’ora di pranzare

Ma subito dopo con gli occhi chiusi

Corre in brandina

Per la siesta mattutina,

Per sognare

Di afferrare un piccione che non sa ancora volare.

Che si affianca alla ciotola ad abbeverare.

Ma lui sornione lascia fare.

Striscia nell’erba del giardino

Facendo il passo silenzioso del gattino.

Quatto, quatto con molto tatto

Alla fine afferra il povero uccellino

Ma dopo aver giocato un pochino lo lascia andare.

E così ritorna a volare

Verso il cielo infinito.

Affiancato dalla colomba la sua mamma

Verso il nido,

Che si trova nel cuore del vecchio pino.

Il Gabbiano  

 

 

 

 

Il nostro cane Martino

“ IL NAVIGATORE”

E’ arrivato nella nostra casa

Che aveva appena

Quindici giorni di vita

Era stato appena svezzato

 Ma Adriana ci preparava ancora

La pappa come si fa con

 I bambini

Adesso è cresciuto

Ed è diventato un amico fedele

Che gioisce quando ti vede

 E ti accompagna dappertutto

E non sa cosa farti

Per consolarti

Anche per telefono conosce

Il mio fischio

E quando lo sente

E si mette ad abbaiare

E mi cerca dappertutto

Senza potermi trovare

Con nostra figlia Tiziana

Condividi momenti felici

Ma quando andiamo a trovarlo

Vuole mangiare le banane

Martinello ha un cuore grande

E pieno di emozioni.

In passato ne ho sentito tanto parlare

Che un cane è un vero amico

Che scodinzola con il cuore,

Per comunicarti il suo amore

Per noi nonni è come un nipotino

Un angioletto serafino

 Sceso dal cielo

L’uomo fin dal passato

È sempre stato

Il vero amico del cane

Con il quale divideva quel pezzo di pane

 E’ una cosa meravigliosa sentirsi amati

E protetti

Avere un rapporto speciale

Senza parole

Ma basta un semplice fischio

Per comunicare.

Martino è un bellissimo cocker

Con le orecchie lunghe

Che quando mangia la minestra

Si sporca molto in fretta

Ma è un vero amico da amare

 Perché ci piace molto viaggiare

Salta sulla macchina

Vicino al conduttore per osservare

E per questo lo abbiamo chiamato

Martino il navigatore.

Il Gabbiano  

 

 

ZIO ELFRIC

  

Solchi nel cortile

in lungo e in largo,

lontana estate

le tue corse sfrenate,

attento lo sguardo

con occhi vivaci

e davvero loquaci.

Ti racconto cane Martino,

di lui quel mattino,

fedele e giocoso

in un tempo ritroso,

guinzaglio alla mano

il rumore del treno,

lo sento, abbaiava

e poi lui che sbavava,

dal finestrino.

Di stare vicino

non era capace

ed ora lui giace

lontano nel sogno.

Zio Elfric per te,

lo sai, è stato

quel fratello per me,

quel fratello mai nato.

 

Tiziana