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Tu, poesia,

chiave dello scrigno,

dove pensieri e voleri

si intrecciano

con nastri di seta profumati,

conosci la combinazione

degli ingranaggi della mente

e proteggi l’incanto,

abbracciando il mio cuore.

Io e te,

nello scrigno di cristallo,

trasparenti per noi,

invisibili al mondo.

 

 

 

Bacio libero,

incatenato alla felicità.

Bacio incrociato,

tra abbraccio e abbraccio,

finchè l’alba ci stringa

nel suo intimo pensiero.

Cin cin di baci,

frizzanti come noi.

Bacio incorniciato,

nell’alba del nostro domani.

 

 

 

Custode del cuore,
tu che in silenzio
spezzi la luce del cammino
perché di luce
è fatto il tuo respiro,
abbracci in penombra
e attendi le attese
di chi ti dona il volo
di cento colombe
che bianche nel bianco
trasportano baci,
sulle ali del tempo.

 

 

 

Eco del crepuscolo,

la voce del poeta

assapora memorie del presente

ed appare pelle a pelle

questo brivido ribelle.

Gusto nella mente

Insinuato tra la gente,

calda eco che rimane.

 

 

 

Pallida  di gioia

le mani gelate,

tra inverno e primavera.

Immagine di sole

sulle corolle di luce,

mentre il gelo

prende il treno del passato.