Biografia
virtuale di Mimue
( tratta da
uno scritto di Mario Malgieri)
Principessa, così ti chiamava tuo padre, e ti narrava dolci fiabe dove
tutte le Principesse pativano mille prove, tra perfide matrigne, streghe
dal naso adunco ed orchi feroci. Ma in ogni storia, quando tutto
sembrava perduto, alla fine arrivava il Principe sul bianco destriero
per farle vivere per sempre felici e contente in un lontano castello
fatato.
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….arrivò un principe, o forse anche lui era un Orco travestito, di
certo era un fabbro sapiente. Veniva da te celando i suoi strumenti in
un mazzo di fiori di campo. Li aveva colti - diceva - aspettando che i
raggi della luna si rifrangessero sulle gocce di rugiada, per
imprigionarne l'algido lume; i verdi gambi avvolti nella serica tela di
un ragno, sapientemente disposti in un mazzo appena mosso dalla brezza
del mattino. Tu l'ascoltavi con gli occhi sgranati e fiduciosi. ……
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Principessa, le tue catene ti erano state serrate piano piano, un poco
alla volta. Non te ne eri accorta sino all'ultimo. Erano un capolavoro,
fatte del più tenace acciaio eppure leggere, impalpabili. All'inizio le
portavi con gioia, ti donavano piacere, invisibili eppure esibite con
orgoglio, come un vestito disegnato per te dal più ispirato dei grandi
stilisti, utilizzando la seta più fine intinta nei colori dei sogni.
E passano i giorni, passano i mesi, come in tante fiabe.
Ora il mondo è sempre là fuori, ma tu sei celata, chiusa nella torre
dei suoi trofei, dove ascolti i fantasmi di altri cento amori insepolti
che urlano senza voce e gemono senza lacrime. Lui ti ha catturata
sottilmente, con i suoi discorsi, le sue parole sapienti, il suo affetto
studiato ed imparato a memoria per le tante recite di successo, con i
suoi fiori ingannatori, infine col suo corpo rapinatore, sciamano di
estasianti stregonerie. Tu sei lì, inchiodata al muro della sua
indifferenza con le catene che lui ti ha serrato, anello per anello, al
corpo ed al cuore.
Adesso lui ogni tanto apre la cella, ti porta una crosta rinsecchita del
suo amore, una coppa piena dell'acqua salata delle tue lacrime e usa il
tuo corpo senza più chiedere, senza mazzi di fiori di campo comperati
dal fioraio, vicino al cimitero dei sogni spezzati. Certo un giorno o
l'altro verrà un altro principe con un altro cavallo bianco, scaccerà
l' Orco malvagio per liberarti da quelle catene e da quella torre,
portandoti un altro mazzo di fiori di campo.
Principessa, prima del bacio liberatore, osservali bene quei fiori
selvaggi, che sotto l'ultimo stelo di plastica non ci sia il cartellino
di un prezzo troppo alto.
Mario
Malgieri
"Perché chi vive in questo mondo non è in grado di affrontare la
realtà. Per noi la vita è sogno a tal punto che appena ci accorgiamo
di quanto sta cambiando all’intorno e la cosa ci spaventa talmente che
preferiamo ignorare, chiudendoci sempre di più nella fiaba di cui siamo
artefici e protagonisti." Renzo
Montagnoli
COMMENTI
Forse è per questo che Mimue
si rinchiude nella sua fiaba di cui è artefice e protagonista.... perchè
ha colto che intorno a lei qualcosa sta cambiando, è in difficoltà ad
accettare la realtà...oppure si è solo resa conto che...questa è la
sua nuova realtà
(TizianaCocolo)
Ispirandosi ai temi e ai valori cari all'antica
poesia provenzale e trobadorica, Mimue ci offre una rivisitazione in
chiave moderna dell'arte degli antichi trovatori e primi cantori dell'
" amor cortese " e della "cavalleria" a corte di
antichi signori feudali
Ricca anche la sua "imagerie", le suggestive atmosfere che
conducono alla fiaba e al sogno, anche se a mio avviso al momento si
avverte la mancanza di una più sanguigna "tenzone" come si
conviene in questi tipi di "poemi."
Ritengo azzeccata anche l'organizzazione del testo, in forma iconica.
A questa cantrice che con "ardir" l'antico canto riprese
vadano i miei omaggi senza pretese!
(Patrizio Spinelli)
Mimue impavida guerriera, con il cuore trafitto,
coraggiosa non si nega alla lotta della vita
Ha bisogno solo del suo cavallo e di galoppare nel mondo dei sentimenti.
Vuole amare, nonostante sia coperta di cicatrici per le ferite subite in
battaglia.
Il suo cuore non è deturpato da esse, continua a cantare e a
trasmetterci la sua fiduciosa speranza.
Grazie per questo.
(Luigi Spreafico)
RISPOSTE DI MIMUE
I miei piu' sentiti
ringraziamenti per aver meditato sui miei modestissimi versi. Si è
vero, manca quella, " più sanguigna tenzone" , ma non era
nell'intento di Mimue suscitare cosi' apertamente sensazioni forti. Se
pur inquadrata in un'ambientazione storica feudale, vesto panni moderni
e forse a volte dipingo emozioni in una sfera emozionale che sicuramente
richiama di piu' il "dolce stil novo".
Mimue spera di essere
perdonata: è pur sempre una donna (purtroppo non un guerriero...infatti
alla fine viene colpita dalla "forza di vita"ovvero dalle sue
debolezze interiori).
(Mimue)
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