POESIE 2005 AMICI DEL WEB E COMMENTI
"IL TEMPO DELLA CONSAPEVOLEZZA"
Cade l'aurora. Gioco di luna presa nel grembo, sottile sorpresa d'oro vestita e larghe corone in feudi lucenti. Passa il volere, cresce l'intento e tocco cercato, voluto da chi gode vita e istante. Parole che danno gesti più dolci del sogno e tu sei il gesto che vive al risveglio.
Ho
cercato il silenzio, ho
cercato vuoti da decifrare. Ho
guardato alto e visto ancor più su, mentre
la mia ombra si allontanava, stanca
del mio peso. Ho
cercato dubbi, ho cercato follie, le
paure hanno trovato me e le ho alimentate. Cosa
riuscirò a trasmetterti se non paura mentre
la gioia mi circonda. Ogni
mio silenzio è la certezza di non essere frainteso ogni
mia parola è la certezza di una tua risposta. Io
sono qui, io
sarò qui e
sprofonderò se necessario per
poter guardare in alto e
vedere te.
Corri
comunque e il tempo non hai di
guardare ciò che ti segue pensi
sapendo che altri hanno pensato prima sogni
e mentre lo fai svegli chi ti è vicino. Assurdo?
Si forse, l'hai pensato e ora sta a te tradurlo. Giocare
se stessi come numero unico volere
la follia di essere voluti credere
di poter ancora dare e aver tanta voglia di usarsi. Assurdo!
Scoprire d'avere paura di dire volerlo
fare ma trattenersi, quale
maschera si adeguerà, che
storia resterà inattaccata. Il
cuore è una lama ritorto
di mille strati ribattuti e forgiati, se
solo chi sa volesse brandirla che
scintillio di potenza potrebbe scaturire. E
sto ancora correndo, vorrei fermarmi e
guardare il lago vorrei
capire senza voler essere capito dare
senza la presunzione di un orgoglio che filtra il sole stringere
l'emozione e finalmente piangere.
Un'oasi, miraggio o realtà estensione dell'io, voglia del tuo cuore. Calma della mente, frenesia del corpo e sottile gioco tra di essi. Oasi di bellezza e trasporto di dolci sensazioni.
Spalle nude bagnate dalla pioggia, occhi che lasciano lacrime di felicità e mente che sogna un arcobaleno. Sabbia rovente scivola tra le dita e la forza della serenità non oppone resistenza alcuna. Troppo di te e più ne vorrei. Sensi esaltati e sogni che lasciano estasi mai provate.
Volo di luce e di dolci armonie paragoni nel futuro, autostrada perfetta. Se cerchi ristoro, tutta l'ombra sarà tua, comando ai desideri. Volo di luce, porta del cuore.
Se ascolti il silenzio, fuori dalle mura,
Dapprima senti il calore poi lacrime, gioia? Scendi nel buio ma senza paura, anzi, più ne vorresti, e le mani tremano, il corpo reagisce alla voce che manca, ode alla poesia supplente al vuoto razionale. Scivola il tocco e il calore capisce, il corpo reclama.
Il bello della normalità è il sapere di essere unici senza aver bisogno che nessuno se ne accorga. Il bello di un amore è che ci sia senza il bisogno di dirlo a nessuno.
Il vento solleva polvere da
depositi sabbiosi lasciando
ciò che non si può modellare. Dall’alto
lui riesce a vedere ogni
anfratto, ogni
curva, insinuandosi
nei ricordi ora
liberi dai vecchi strati. Il
sole e la luce partecipano mostrando
ad alcuni ciò
che sei, oltre
a quello che molti credono, ma
non riescono a vedere.
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